Alessandro Buongiorno si è raccontato ai microfoni di Dazn: “Siamo gli eredi di Superga, viviamo ogni giorno questa responsabilità”
Veste la maglia granata da quando era un bambino ora Alessandro Buongiorno è il vice-capitano del Torino e, settimana dopo settimana, sta diventando un giocatore sempre più importante della squadra granata. Il difensore si è ora raccontato ai microfoni di Dazn: “Andavo al Grande Torino da piccolo, da casa mia impiegavo in 5-10 minuti ci arrivavo. Facevo il raccattapalle, sognando di giocarci dentro un giorno. Fortunatamente ce l’ho fatta e sono felice”.
Buongiorno: “Il derby è una cosa unica per tutti noi”
Buongiorno conosce bene il Torino e la sua storia, sa cosa significa vestire la maglia granata: “Siamo gli eredi della tragedia di Superga, sentiamo e viviamo ogni giorno la responsabilità di ciò. Il derby è difficile da spiegare e da raccontare: è una cosa che tutti noi, tifosi e giocatori, sentiamo dentro. Il Toro affila le corna e cerca di incornare la zebra. Ricordo ancora lo scontro con Ronaldo, in un paio di occasioni riuscii ad anticiparlo e a rubargli la palla: è stata ed è una grande soddisfazione”.
Torinese e torinista, Buongiorno è un ragazzo semplicemente maturo in quanto si rivela un professionista assolutamente applicato sia durante le sessioni di allenamento sia nelle partite ufficiali.. A questo proposito egli dimostra di essere assolutamente degno dei gradi di Capitano che recentemente ha indossato. La concorrenza dell’esperto Rodriguez e dell’emergente… Leggi il resto »
Torinista… che brutto termine. Ricorda romanista, milanista, interista, gasista, basista, apripista e quant’altro. Lo introdusse Sandro Ciotti e non ha nulla a che vedere con la nostra tradizione Torinese, dell’unica squadra di Torino, e Granata.
La cosa che non mi spiego è perché nei derby siamo spesso molli. In questi anni abbiamo battuto romane e milanesi ma mai i gobbi. Perché?
Se penso ad episodi come l’espulsione di acquah e la punizione all’ultimo secondo per il gol di pirla si spiega benissimo
Si spiega nella frase che ha detto: “in un paio di occasioni riuscii ad anticiparlo e a rubargli la palla: è stata ed è una grande soddisfazione”. Se ci si esalta così, difficile sperare che sentano la necessità addirittura di vincere. È la mentalità che porta a sentirsi appagati se… Leggi il resto »
almeno sei nato e cresciuto nel Toro,un pò di vero granata devi averlo dentro,e perciò ti rispetto.
eh si! Casi più unici che rari ad oggi. Sarebbero da “riconoscere/proteggere” meglio. Vista la sua esperienza può “portare” il Toro a compagni più vecchi di lui